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Benedetto XVI è ancora il papa

Brian Murphy

15 gennaio 2020

Questo video ha una durata di 18 minuti

Trascrizione

Salve! Sono Brian Murphy e vi parlo dal mio ufficio nel sud della California.

Lo scopo di questo video è quello di fornire una chiara e inconfutabile dimostrazione che papa Benedetto XVI non ha rinunciato validamente all'ufficio del papato nel febbraio 2013 ed è quindi ancora il papa.

Come cattolici abbiamo sempre creduto e crediamo ancora che c'è un Dio, che Egli è il Creatore di tutti, che Suo Figlio si è incarnato per salvare l'umanità, che è morto e risorto dai morti e che ha fondato l'unica vera religione per la salvezza di tutti, la Chiesa cattolica. Gesù è il nostro Signore e Salvatore. Egli è l'unico Capo della Chiesa. Tuttavia, per proteggere il Suo gregge da falsi pastori e lupi famelici, Egli ha dato a Simon Bar Giona un dono stupendo, l'Ufficio di essere il Suo Vicario sulla terra, e ha promesso all'uomo che ricopre quell'incarico che non avrebbe mai perso la fede e che qualsiasi cosa avesse legato sulla terra sarebbe stato legato in cielo. Queste sono promesse tremende da parte di un Dio tremendo. L'ufficio di Pietro, quindi, non è qualcosa di consueto, tradizionale o semplicemente utile. È un dono dalla Bocca del Dio Vivente Incarnato per aiutarci a rimanere fedeli e a proteggere la Chiesa dalle porte degli inferi. Sapere chi è il Papa, quindi, è una necessità di fede e di comunione. Se ci sbagliamo, infatti, finiremo per seguire un falso pastore. Per questo la Chiesa ci dà il Diritto Canonico - per dirci quando e a quali condizioni un uomo diventa il vero papa, e quando e a quali condizioni un vero papa si dimette.

Forse siete perplessi per l'esistenza di due papi in Vaticano, per il fatto che Benedetto continua ad indossare il bianco, ad indossare l'Anello papale, a portare e firmare il nome papale Benedetto, a vivere in Vaticano, a dare benedizioni apostoliche che solo il papa può dare, e così via. Allo stesso tempo si può guardare con sgomento mentre l'uomo che sembra essere l'attuale papa, Francesco (o il cardinale Bergoglio) sta spingendo la Chiesa cattolica su una scogliera con la sua promozione delle Comunioni sacrileghe, la negazione della validità della pena di morte secondo la legge naturale, la promozione dell'idolatria pagana, e il suo progetto globalista-massonico di religione mondiale al posto del Vangelo di Gesù Cristo.

Questo è un problema serio! E' un grande affronto alla Giustizia Divina, e un pericolo per le anime, credere che il papa non sia il papa, e seguire qualcun altro come se fosse papa. Ogni cattolico ha bisogno di praticare la giusta fedeltà.

È dimostrabile dal Diritto Canonico che Benedetto non ha mai validamente rassegnato le dimissioni dall'incarico nel febbraio 2013. Il ministero sì, ma non l'ufficio del papato. Vedremo che questa distinzione è fondamentale per capire perché Benedetto è ancora papa, e Francesco (il cardinale Bergoglio) è quindi un antipapa senza alcuna autorità nella Chiesa.

Perché le dimissioni di papa Benedetto XVI non sono valide?

Per capire questo, dobbiamo guardare all'Atto di rinuncia di Benedetto XVI dell'11 febbraio 2013. Il problema principale di quest'atto è che Benedetto non annuncia mai che sta rinunciando all'ufficio del papato. La parola latina per ufficio è "munus" che si traduce anche in "onore" o "incarico". Al contrario, egli annuncia solo che sta rinunciando al ministero.

Perché questa distinzione è importante? Perché ciò a cui non si rinuncia si conserva ancora. Perché la rinuncia al papato sia valida, l'uomo che è papa deve rinunciare esplicitamente all'ufficio per nome. Ciò è dichiarato esplicitamente nel Codice di Diritto Canonico del 1983 (can. 332 § 2).

Quindi, l'atto di rinuncia di Benedetto non soddisfa le condizioni di una rinuncia del papato ed è quindi invalido. Essendo invalido, Benedetto rimane papa finché non rinuncia all'ufficio o non lascia questa vita.

Ora vi starete chiedendo, perché parlare così nel 2019? Perché nessuno ne ha parlato nel 2013 prima che Bergoglio fosse eletto? La nostra affermazione è forse un distacco forzato dagli orrori di un papa malvagio ma valido?

No. Infatti, non appena l'Atto di rinuncia di Benedetto è uscito l'11 febbraio 2013, sia la stampa italiana che quella francese, nel giro di un giorno, hanno espresso dubbi sulla validità del testo delle dimissioni. Inoltre il Prof. Radaelli in Italia ha scritto a Benedetto per avvertirlo che un antipapa sarebbe stato eletto al suo posto se avesse fatto questo passo. Quindi la nostra affermazione non è in alcun modo un artificioso distacco dalla realtà come accuserebbero i difensori del regime bergogliano.

Guardiamo ora a certe comuni obiezioni alla nostra asserzione di invalidità, avanzate a difesa della validità delle dimissioni di Benedetto.

Probabilmente l'errore più comune addotto per sostenere che Benedetto si è validamente dimesso è l'affermazione che il "munus" (ufficio) è a tutti gli effetti lo stesso del "ministerium" (ministero). Così, dicono che Benedetto si è di fatto dimesso validamente.

Questa posizione è dimostrabilmente sbagliata per il Diritto Canonico, che definisce il ministero e l'ufficio in due canoni distinti. Segnaliamo che gli apologeti di Bergoglio non affronteranno mai queste definizioni canoniche, facendo invece appello ai comuni dizionari latini. Tuttavia, le uniche definizioni valide sono quelle del Diritto Canonico.

Un'altra obiezione alla nostra affermazione è di dire che il Papa è al di sopra del diritto canonico e può dimettersi in qualsiasi modo gli piaccia. Vi sono due errori. Il primo errore è quello di ignorare l'intenzione del legislatore nel promulgare il diritto canonico. Il canone che copre le dimissioni papali è stato codificato da Papa Giovanni Paolo II nel 1983. Pur se è vero che Benedetto, in quanto papa, è il legislatore supremo della Chiesa, tuttavia deve prima legiferare effettivamente. Poiché in questo caso non l'ha fatto, il canone 332.2 rimane valido. Benedetto avrebbe potuto emanare una deroga a questo canone dimettendosi, ma ancora una volta non ha fatto una cosa simile, e come tale rimane soggetto alla sua sentenza. Si noti anche che l'atto di rinuncia è stato l'atto di Benedetto come l'uomo che è papa, non un atto giuridico del papa.

Il secondo errore è il disprezzo per la natura dell'Ufficio come stabilito da Cristo. Il Figlio di Dio ha stabilito l'ufficio petrino su un singolo uomo, da non condividere o dividere tra più di uno. Il diritto canonico, basato com'è sulla Legge Divina, deve, per la sua validità, riflettere la volontà di Cristo. Benedetto ha creato la situazione in cui ci sono due Papi, uno che detiene l'ufficio e l'altro delegato al ministero. Questo è contrario alla volontà di Cristo.

Quindi, il Papa non può dimettersi in qualsiasi modo gli piaccia.

Spiegazioni canoniche dettagliate sono disponibili per chiunque sia interessato, in questo sito web: ppbxvi.org (che sarà pubblicato sullo schermo).

In contrasto con queste obiezioni, la chiara tradizione canonica indica una menzione di munus (o di uno dei suoi sinonimi) nella rinuncia ad un ufficio, ma nessuna menzione di ministero.

Date queste informazioni, un cattolico è tenuto a sottomettersi al diritto canonico e presumere che Benedetto non ha mai di fatto rassegnato le dimissioni dalla carica di papa ed è quindi ancora papa.

Un'altra obiezione alla nostra affermazione è di dire che i Cardinali agiscono come se le dimissioni fossero valide. Tuttavia, agire come se fosse valido non lo rende valido. Agire come se un canone (qui, canone 332.2) fosse soddisfatto non significa che sia stato soddisfatto.

Una similare obiezione alla nostra affermazione propone che il fatto che un conclave abbia avuto luogo nel marzo 2013 è la prova della validità delle dimissioni di Benedetto.

No. In primo luogo, che i cardinali si siano riuniti nel marzo 2013 non implica che il conclave sia stato valido. Infatti, per il Diritto Canonico un conclave non può essere convocato mentre la sede di Pietro è ancora occupata. Quindi, avere semplicemente un gruppo di cardinali riuniti in segreto non significa che il conclave è valido, e ovviamente un conclave di dubbia validità non può essere utilizzato per convalidare le dimissioni di Benedetto, poiché si tratta di un ragionamento circolare. "Le dimissioni di Benedetto erano valide perché c'era un conclave, e il conclave era valido perché Benedetto si è dimesso". Dobbiamo piuttosto guardare al diritto canonico. Il Canone 188 dice che le dimissioni di Benedetto non erano valide, a causa di un errore sostanziale, quindi ogni conclave convocato mentre è ancora in vita non è valido.

Un'altra obiezione alla nostra affermazione: Benedetto ha chiesto un conclave nel suo atto di rinuncia, quindi deve essersi dimesso.

No. Per la validità secondo il diritto canonico, Benedetto ha dovuto rinunciare al munus, cosa che non ha fatto. Inoltre, essendo ancora l'occupante della Sede di Pietro, non poteva per legge divina indire un conclave mentre è ancora in vita.

Sì, ha acconsentito a questo, ma ciò non ha alcuna attinenza con l'invalidità della sua rinuncia, poiché il munus è stato omesso dalla dichiarazione di dimissioni.

Segnaliamo qui un altro errore degli apologeti bergogliani che dicono che Benedetto si è dimesso in modo tale da indire un conclave, mostrando così l'intenzione. Tuttavia, qualcosa di così importante come le dimissioni non può essere giudicato in modo affidabile sulla base dell'intenzione. Chi giudicherà l'intenzione? Il diritto canonico non prevede che qualcuno possa giudicare l'intenzione. Un tale processo sarebbe maliziosamente invisibile alla Chiesa nel mondo. L'intenzione non rende vacante la sede. Una dichiarazione è necessaria. Allo stesso modo, neanche l'intenzione di rinunciare al ministero rende vacante la sede.

Molte persone si chiedono quanto rigorosamente debba essere applicato il diritto canonico. Pensano: beh, Benedetto intendeva dimettersi. Lo Spirito Santo era lì. Tutto si è risolto. Abbiamo un nuovo Papa e tutto va bene. Non bisogna impelagarsi nei dettagli rigorosi della legge. Noi diciamo, fate attenzione. Lo Spirito Santo non permette di infrangere la legge. Eludere la legge è un atto dell'uomo - non dello Spirito Santo.

Quindi, una questione fondamentale è: quanto rigore giuridico dovrebbe essere applicato ai processi che cambiano il Papato? Possiamo approfondire tale questione guardando un esempio parallelo da un campo completamente diverso. Sono un imprenditore che lavora in un'azienda che gestisce sperimentazioni cliniche per nuovi farmaci prodotti e testati da un'azienda farmaceutica. Il principale documento-guida in ogni sperimentazione clinica è il protocollo clinico. Proprio come il diritto canonico è stato modificato e adattato per secoli, il protocollo viene modificato e adattato per mesi da molti esperti del settore, medici, dottori di ricerca, statistici e professionisti vari. Tutti i soggetti coinvolti ritengono fondamentale che il protocollo sia seguito rigorosamente durante la sperimentazione clinica. Prima e durante l'esecuzione della sperimentazione clinica, inviamo controllori ai siti clinici il cui compito è quello di verificare che tali siti rispettino ogni dettaglio del protocollo. Un controllore trascorrerà uno, due o tre giorni in un sito, vagliando le registrazioni per verificarne la conformità. Qualsiasi deviazione minore rispetto al protocollo viene redatta in piena trasparenza. L'azienda farmaceutica deve accertare l'impatto e rifare parti della sperimentazione clinica se ritenuto necessario. Tutte queste informazioni sono accuratamente documentate in preparazione di una potenziale verifica da parte della Food and Drug Administration (FDA). L'intenzione, o l'accettazione universale da parte del personale del sito clinico non è mai accettata come sostituto del lavoro trascurato. Se la FDA trova gravi irregolarità, l'approvazione del farmaco può essere negata, il che può costare allo sponsor 100 milioni di dollari o più in costi sommersi.

I processi per governare la Chiesa di Dio non dovrebbero essere ancora più rigorosi di quelli richiesti per gli studi clinici? Il diritto canonico non si è evoluto a seguito di dolorose mancanze storiche? Se c'è una rinuncia papale, non dovrebbe essere immediatamente convocata una commissione di esperti di Diritto Canonico per analizzare il documento di rinuncia e gli eventi che lo circondano per eventuali irregolarità? Non dovrebbero segnalare con trasparenza le irregolarità alla Chiesa nel mondo? Quando Benedetto XVI si è dimesso, perché ciò non è successo? Quando il cardinale Godfried Danneels ha riportato nella sua autobiografia che un gruppo di cardinali, che si definirono la Mafia di San Gallo, tramò per ottenere voti e si accordò per far eleggere il cardinale Jorge Bergoglio, in stretta violazione delle note procedure dei conclavi, con una pena di scomunica per i trasgressori, perché è stato permesso che avvenisse senza correzione? Dov'era la commissione di vigilanza?

La Madre Maria, nelle profezie di Nostra Signora del Buon Successo riconosciute dalla Chiesa, ha fornito la risposta cruciale. All'inizio del XVII secolo, disse a Madre Mariana che verso la fine del XX secolo, il nostro tempo, "la Massoneria, che sarà poi al potere, emanerà leggi inique con lo scopo di mettere da parte questo Sacramento (riferendosi al Sacramento del matrimonio), rendendo facile per tutti vivere nel peccato e incoraggiando la procreazione di figli illegittimi nati senza la benedizione della Chiesa". Infine, questo messaggio è perfettamente in sintonia con il suo messaggio nel Terzo Segreto di Fatima, dove disse: "Satana regnerà nei luoghi più alti e riuscirà a infiltrarsi fino in cima alla Chiesa". Quindi, è ragionevole concludere che i Massoni sono al potere in Vaticano e che hanno deliberatamente o trascuratamente rinunciato ai controlli canonici per far eleggere il loro uomo. Perché preoccuparsi delle irregolarità? Basta andare avanti come se tutto fosse normale. Quindi, nonostante i vari inviti ad affrontare questi problemi, non vediamo alcun serio tentativo di farlo. A compimento dell'avvertimento di Maria, due leggi inique che mettono da parte il Sacramento del Matrimonio sono: 1) l'accettazione da parte di Bergoglio, di un secondo matrimonio dopo un divorzio, in Amoris Laetitia e 2) l'accettazione da parte di Bergoglio della contraccezione, il grande distruttore dei matrimoni.

Come cristiani siamo obbligati a leggere i segni dei tempi. Sappiamo per Fede che Gesù sarà sempre fedele e ci darà sempre un pastore fedele come Suo Vicario. Non è esagerato, però, dire che ciò che vediamo è un forte segno che costui che molti pensano sia il Papa, non è il Papa, perché non si comporta come uno che ha ricevuto il dono dell'ufficio di Pietro.

Gli eventi che circondano il papato continueranno a peggiorare. Ad un certo punto, quando tutto sembrerà perduto, Maria ha promesso di restaurare la Chiesa "in modo meraviglioso". Mentre questo regime disastroso si dispiega, milioni di persone stanno pregando perché ciò accada presto. Lei può risolvere il problema. Non possiamo farlo da soli. Tuttavia, possiamo gettare le basi per il suo eventuale intervento con la preghiera, specialmente il Rosario e le azioni coraggiose. Nel frattempo, è necessario mantenere la fedeltà al vero Papa. Mantenere la fedeltà a un eretico e scismatico rende eretici e scismatici.

Chiudiamo con una preghiera per il Papa Benedetto XVI - nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, Amen. Dio onnipotente ed eterno, abbi misericordia del Tuo servo Benedetto, Tuo Vicario in terra, e guidalo, secondo la Tua bontà, sulla via della salvezza eterna per tutta la Chiesa. Con il Tuo dono, possa egli desiderare sempre ciò che Ti è gradito e compierlo con tutta la sua forza, per Cristo nostro Signore. Amen.

Domande: mandatemi un'e-mail all'indirizzo brian@godsplanforlife.org. (Questo apparirà sullo schermo.)